Il racket o una vendetta dietro l’attentato dinamitardo, compiuto, all’alba di oggi, ai danni della Inox srl, un’azienda specializza nella lavorazione dell’acciaio. L’ordigno di medio potenziale è stato fatto deflagrare poco prima delle sei di stamattina, davanti al muro perimetrale della ditta che è situata in una zona periferica del paese e precisamente in contrada “Caldarola”. L’esplosione è stata udita distintamente dai residenti della zona. Appena è stato dato l’allarme sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Laterza e della Compagnia di Castellaneta, diretti dal capitano Alfredo Beveroni. Gli investigatori dell’Arma hanno ascoltato i responsabili dell’azienda per raccogliere elementi utili alle indagini che sono condotte, come si suol dire, a 360 gradi. Due, comunque, le piste privilegiate: una legata al racket e l’altra ad una vendetta. Non è escluso, infatti, che a colpire sia stata una banda di professionisti del furto che nei giorni scorsi ha messo a segno un colpo proprio ai danni dell’azienda. I carabinieri sono riusciti a recuperare a Casamassima, in una piccola pineta, un Iveco Daily ed un Iveco Eurogargo rubati alla ditta di Laterza. Seguendo la “pista” del furto ai danni della ditta laertina, gli investigatori sono riusciti ad individuare il luogo in cui i mezzi erano stati nascosti in attesa di un definitivo trasferimento. In una masseria hanno successivamente rinvenuto un generatore elettrico e numerose barre di acciaio inox, anch’essa refurtiva del colpo messo a segno giorni prima a Laterza.