"Il rilancio artistico culturale della maiolica laertina". E’ il titolo di una recente tesi di laurea, nonché di una nuova brochure pubblicitaria sulla maiolica e, nelle intenzioni dell’assessore al Marketing territoriale, Nicola Saccomanni, la pista per dare un impulso definitivo al settore che ha fatto grande il passato di Laterza. Al punto che la maiolica dai toni turchini potrebbe meritarsi un bel marchio di qualità, targato Ministero delle Attività produttive. Proprio stamattina, 13 gennaio, infatti, lo stesso assessore Saccomanni e il sindaco di Laterza, Giuseppe Cristella, sono a Roma per consegnare presso gli uffici del Ministero gli incartamenti per ottenere il marchio, secondo quanto stabilito dalla legge n.188 del 1990, che tutela la denominazione della ceramica artistica e tradizionale (C.a.t.) e certifica l’artigianato di qualità. A comprovare la storicità di forme e decori della tradizione maiolica laertina, a corredo della richiesta del marchio, quindi, documenti fotografici e cartacei, brochure, una ricca bibliografia e alcuni numeri della rivista "Ceramicantica", una minuziosa relazione tecnica e la tesi in Psicologia della Pubblicità, "Il rilancio artistico culturale della maiolica laertina", redatta dalla laertina Antonella Clemente, sotto la guida del cattedratico barese, Antonio Rossano, per il conseguimento del diploma di laurea in Marketing e comunicazione d’azienda. Una "prima volta" per la maiolica laertina negli ambienti universitari, che si colloca a buon diritto in quella "operazione di marketing territoriale", che Saccomanni tiene a sottolineare: "Nell’ottica della promozione del territorio, il marketing mira ad attrarre nuovi investimenti e a sviluppare le attività economiche presenti, tenendo presente che è vero che l’avvenire è figlio del presente, ma ha il suo avo nel passato storico. Il nostro obiettivo è, quindi, quello di portare in vita gli sfarzosi secoli del passato, quando la nostra ceramica era appetita presso le corti nobiliari, perché il comparto possa svilupparsi, pur con le innovazioni richieste, ma senza perdere la continuità con il passato". Obiettivo "ambizioso", per il raggiungimento del quale il marchio gioca un ruolo importantissimo perché potrebbe dare al settore quell’impulso definitivo per ottenere durature ricadute commerciali ed economiche. Così, puntualizza l’assessore, "si potrebbe ottenere l’emersione del sommerso e rendere imprenditori gli artisti, nel senso di essere leader della propria azienda". D’altra parte, il marchio sarebbe il lasciapassare per entrare nell’Associazione nazionale Città delle Ceramiche, veicolo di promozione e visibilità come l’omologa Associazione Città del Pane, di cui Laterza è già membro. In questo discorso, interlocutore privilegiato è l’Istituto d’Arte, che insieme all’apertura del Museo dei Padri e della Maiolica rappresenta un tappa propedeutica alla richiesta del marchio, che adesso "va a chiudere un cerchio, secondo gli impegni assunti nella campagna elettorale e secondo la mia personale logica: concretezza dei fatti, convinzione delle idee". Quella stessa convinzione che ispira le scelte più propriamente politiche dell’assessore di Alleanza Nazionale, il quale, guardando al prossimo appuntamento elettorale alla Provincia, afferma: "Ho dato al mio partito la disponibilità alla candidatura, ma non mi straccerò le vesti se non sarò il candidato di An nel mio Collegio; la mia priorità rimane il lavoro che ho iniziato in sede comunale e che intendo portare avanti".