La città di Laterza in rete

Una giornata tutta per l'integrazione, nell'anno europeo della persona disabile. Una giornata per l'integrazione a scuola, dove l'integrazione si fa tutto l'anno. Alla media Dante-Michelangelo di Laterza, la «giornata» si apre, a un passo dal Natale, con una conversazione sul tema. «Parliamone diversamente» si legge nel pieghevole che l'annuncia. Ci sono gli alunni, i disabili del Centro diurno con la coordinatrice Anna Maria Malizia, tanti genitori. Introduce la dirigente scolastica, Pasqua Sannelli. Un ventaglio aperto su curriculi e progetti, nuovi bisogni e diritti di sempre, problematiche crescenti e cattedre di sostegno «tagliate». Ma l'integrazione non si esprime in cifre. L'integrazione è anima ed è corpo. E' persona. E la disabilità - lo evidenzia il sindaco Giuseppe Cristella - ha mille forme e riguarda tutti, nessuno escluso. Serve l'impegno di tutti, allora, ma «non accordandosi semplicemente», ribadisce la preside Sannelli: «Programmando». «La società futura sarà più dinamica e accogliente, grazie a quello che oggi la scuola fa in tema di integrazione» riconosce il dott. Domenico Casciano, dirigente della Riabilitazione all'Asl Ta/1. Ma il futuro inquieta, il «Dopo di noi» sgomenta. E il dott. Casciano anticipa i «disegni» Asl: «Ci sarà un centro di riferimento per persone disabili gravi in ogni territorio, saranno tracciati percorsi articolati in cui sperimentare anche processi di inserimento lavorativo». Quasi un «assist» per la notizia che arriva subito dopo. La dà, con «la politica che riesce a dare un volto alle cose», il delegato alle Politiche sociali Francesco Cristella, da poche ore informato dal dott. Petroli, direttore generale Asl: Laterza rientra, con Martina e Crispiano, in un progetto che, per quanto concerne il centro laertino, prevede la ristrutturazione dei locali dell'ex poliambulatorio di via Aldo Moro, da dedicare al «Dopo». «Sono contemplati finanziamenti e modalità di gestione, ci sarà spazio per dieci disabili gravi» spiega Cristella. La giornata alla Dante-Michelangelo si illumina quando Michele Pacciano, giornalista con tetraparesi, si racconta. «L'angoscia in chi ti vede è legittima, sta a te fargliela passare» dice. L'infanzia inconsapevole, i «limiti» adolescenziali, l'integrazione mirata, il giornalismo, l'esperienza in Rai. «Con la macchina da scrivere ho cominciato a vivere» aggiunge. I ragazzi non perdono una virgola. E ai genitori Michele Pacciano regala un fremito: «Ascoltiamo chi non dice niente, è il silenzio che ci interroga». Poi la porta di vetro si apre, entra mons. Pietro Maria Fragnelli, il coro canta il Natale. Un Natale «cum omni fiducia», nel «cuore e nel mondo», sull'esempio di San Paolo e di Maria, augura il vescovo di Castellaneta. La giornata continua. Con il pranzo dell'integrazione allestito alla Dante con «piatti» preparati da genitori e docenti, con i giochi psicomotori in palestra nel pomeriggio, con il Concerto di Natale del Gruppo polifonico della scuola in serata. Una giornata senza fine. Diversamente normale.



» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: Francesco Romano
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