Palazzo marchesale, prosegue l’operazionerestauro: sono scaduti ieri i termini del bando di gara per il completamento dei lavori del lato sud del monumento nazionale laertino. Potranno così essere finalmente utilizzati i 2,15 miloni di euro rivenienti dall’accordo di programma formalizzato nel dicembre 2003 tra la Regione Puglia (dell’ex presidente Raffaele Fitto) e il dicastero dei Beni culturali (dell’allora ministro Giuliano Urbani). Ne dà notizia l’assessore comunale al Centro storico Arcangelo Rizzi, che in questi anni ha seguito da vicino l’articolato percorso che porta al recupero del cinquecentesco palazzo. I lavori da appaltare riguardano i locali della «cavallerizza», destinati ad accogliere, fra l’altro, il Museo della Maiolica, oggi ospitato dall’Istituto d’Arte, in via della Conciliazione, in periferia del paese. «Lavori che - spiega alla Gazzetta l’assessore Rizzi - vanno ad aggiungersi a quelli previsti, nel Piano triennale ordinario 2002-2004 del Ministero dei Beni culturali, poi prorogato per un altro triennio: 150mila euro annui, a loro volta integrati dai fondi erogati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, 300mila euro complessivamente, per le annualità 2005-07». L’assessore Rizzi fa di somma virtù e commenta: «In totale, 3milioni 350mila euro, oltre 6miliardi di vecchie lire: l’attenzione dell’Amministrazione Cristella per il Palazzo marchesale si può toccare con mano». In realtà, aggiunge Rizzi, si è fatto e si sta facendo anche altro: «E’ di questi giorni la riapertura della Cantina spagnola rimessa a nuovo: è stato bloccato il degrado, sottraendo l’ipogeo alle infiltrazioni d’acqua e all’umidità, e si è provveduto a illuminare opportunamente i preziosi affreschi, anch’essi prossimi ad essere restaurati con le stesse tecniche con cui è stato recentemente riportato alla luce il dipinto di sant’Anna, nell’atrio del Palazzo». Bene - completa l’assessore Rizzi -, «parte dei 65mila euro stanziati dal Gal-I luoghi del Mito per la Cantina sono stati utilizzati per il ripristino delle mura del lato nord dell’ex castello». Parecchio resta ancora da fare fino alla riappropriazione completa dell’immobile, ma un buon pezzo di strada è stato già percorso. «Siamo ormai avviati al recupero totale del Palazzo, e ciò che più conta - osserva Arcangelo Rizzi - appare oggi più vicina e realizzabile l’idea di un Centro storico valorizzato e rivitalizzato, in prospettiva turistica ma non solo: proseguono i lavori al rione Mesola e intanto piccole attività commerciali e studi professionali si riaffacciano qua e là». Il pensiero «fotografa» botteghe di ceramica, laboratori artigianali, punti di enogastronomia tipica, vicoli pulsanti: ha radici il sogno.