Manzoli: occorre già riparare i danni di bullismo e ludopatia
Sannelli: per capire, dialogo fra studenti, famiglie e istituzioni
Frigiola: ieri le prevaricazioni suscitavano disapprovazione, oggi, invece, indifferenza
Grimaldi: il bullismo non viene da cattiveria, ma da ignoranza
Putignano: educare a “Libertà da, per e con”
Clemente ha citato Luigi Ciotti: unire i buoni, perché il male è già unito
Leone: educare alla consapevolezza, alla capacità critica, preparare i genitori
Condita: bullo e bullizzato sono persone problematiche
Una studentessa: prof. che ascoltano con un orecchio e vedono con un occhio
Capire.
Si va a scuola per capire e capirsi: chi si è stati e chi si è, per sé e
per gli altri. Da sempre, ogni comunità, anche di giovani, è stata
infastidita da tipi detti spaccone, gradasso, prepotente, maleducato e
da chi racchiude in sé tutte queste “virtù”, il bullo. Il quale
s’esibisce verso tutti, ma s’esalta con i più timidi. Costui, il bullo, è
una personalità problematica che crea o inasprisce problemi altrui. Ed
oggi il bullismo, che s’esercita anche nei social, luogo nel quale le
vittime sono isolate e indifese, è un problema sociale.
Il Comune di
Laterza, per iniziativa dei consiglieri Sabrina Sannelli e Consuelo
Manzoli, ha dato il via a un’iniziativa di sensibilizzazione degli
studenti su questo disagio, che assai spesso fa coppia con la
un’incipiente ludopatia, chiamando due esperti della Comunità Emmanuel,
il dottor Vincenzo Leone e il dottor Cosimo Candita, i quali in 10
incontri di 3 ore ciascuna, 3 per i ragazzi delle medie e 7 per i
liceali del Vico, illustreranno cause, modi ed effetti del bullismo.
Ieri in Comune, la presentazione del “Progetto dialogo – In rete contro
bullismo e dipendenze”, con Leone e Candita, il preside della scuola
elementare e media Diaz, Fabio Grimaldi, il collaboratore del preside
del Vico Iole De Marco, Nunzio Putignano, il prof. Piero Clemente della
Dante e del Vico, il comandante della polizia municipale dottor Sandro
Frigiola e due studentesse del Bellisario di Ginosa a Laterza per
l’alternanza scuola-lavoro.
Ha aperto i lavori Consuelo Manzoli
dicendo che bullismo e ludopatia sono già così diffusi che bisogna
cominciare a riparare i danni, impostando da subito la prevenzione,
dialogando con studenti e famiglie.
Sabrina Sannelli ha sostenuto la necessità del dialogo fra studenti, famiglie e istituzioni per capire.
Il comandante dei Vigili urbani, Sandro Frigiola, destinatario di molti
problemi sociali, ha chiesto una particolare attenzione per i più
deboli che sono i più vulnerabili. Il bullismo, ha aggiunto è un
fenomeno multiforme ed è composto sia dal bullo sia dal bullizzato. Ieri
gli episodi di vessazioni e prevaricazione suscitavano disapprovazione,
oggi patiscono l’indifferenza. In più, ha sottolineato Frigiola, è
sempre più diffuso il cyberbullismo, effetto della solitudine.
Penalmente il bullismo, ha concluso Frigiola, non è ancora un reato, ma
un illecito, quindi blandamente punito, perciò occorre la prevenzione e i
vigili urbani, conoscitori della vita cittadina, sono nelle condizioni
di prevenirlo.
Il preside Grimaldi ha parlato di problematiche
attuali, per le quali la scuola con famiglie e istituzioni ha un ruolo
importante. Il bullismo, ha aggiunto il preside, pesante per chi ne è
vittima, spesso non viene da cattiveria, ma da ignoranza. Ed oggi
occorre essere attenti ai social, quindi occorrono educazione e nuovi
strumenti di prevenzione.
Il prof. Putignano, ha spiegato che la
diversità è oggetto di bullismo e che per prevenire questo disagio sono
necessarie l’integrazione fra scuola e famiglia, una rete fra le
istituzioni e diffondere il concetto di “libertà da, per e con”.
Il
prof. Clemente ha detto che occorre disponibilità e ascolto degli
esperti, ma che al riguardo si è ancora immaturi e, come soluzione, ha
riproposto un’esortazione di don Luigi Ciotti: unire i buoni, perché il
male è già unito).
Il dottor Leone, psicoterapeuta, ha parlato della
necessità della prevenzione per fermare bullismo, cyberbullismo, gioco
d’azzardo e l’uso psicofarmaci. Oggi, ha lamentato Leone, il 40% dei
minori gioca d’azzardo, esiste perfino il salvadanaio slot, per
inoculare nei bimbi il venefico desiderio del gioco d’azzardo. Le
conseguenze? Disturbi del sonno e dell’attenzione. Come prevenire?
Formando persone che stiano bene con gli altri, educando alla
consapevolezza, insegnando la capacità critica, preparando i genitori.
Il dottor Condita ha spiegato il progetto con una parola: relazione,
cioè dialogo. Oggi la solitudine, anche causata dalla poca conoscenza di
sé e degli altri per stare nei social, crea una dipendenza affettiva.
Infine il bullismo rivela che sono persone problematiche sia il bullo,
sia la sua vittima. Negli incontri, ha concluso Condita, ci saranno
cineforum, narrazione del sé, (riconoscersi bullo), consapevolezza di
atteggiamenti problematici, drammatizzazione e spiegazione e incontri
con i genitori.
Infine un’eloquente immagine con la quale una
ragazza ha indicato una delle cause del bullismo: “prof. che ascoltano
con un orecchio e vedono con un occhio” (indifferenza).