A che punto è la disabilità?
Come vengono applicati i
livelli minimi di assistenza in Puglia? I genitori e i parenti delle
persone con handicap grave ne hanno discusso in un convegno a più voci
al cine teatro Esedra di Bari, aprendo una linea di dialogo con
operatori sanitari ed istituzioni e suggerendo strategie
concrete di intervento sul Territorio. L'incontro, promosso
dall'Associazione Afao, che riunisce i parenti e i tutori degli ospiti
nel centro di riabilitazione Osmairm di Laterza, la principale struttura
residenziale per la cura e la presa in carico dei disabili
gravi in Puglia, ha visto come principali interlocutori l'assessore al
Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico e l'assessore regionale
alle Politiche Sociali Salvatore Negro. L'intervento il consigliere
regionale Donato Pentassuglia ha ripercorso l'evoluzione
dell'integrazione delle persone con handicap in Puglia dall'Osservatorio
privilegiato che lo ha visto prima l'assessore alle Politiche Sociali e
poi consigliere impegnato nelle dinamiche di accoglienza Le famiglie si
sentono sempre più sole abbandonate di fronte al dramma dell'handicap,
ma vogliono diventare sempre più soggetti attivi per una nuova stagione
di concertazione sulle politiche della disabilità. I livelli minimi di
assistenza, recentemente approvati, presentano ancora delle criticità,
ma possono diventare una buona base di partenza là dove si prevedano
tavoli tecnici che vedano le famiglie impegnate in prima linea. Un primo
confronto è previsto al Comune di Bari. Piattaforme di intervento si
apriranno in Regione e ad ogni livello. Per le famiglie, che si dicono
deluse dalla mancanza di una vera e propria azione politica
sull'handicap, questo non è che un primo passo, ancora abbastanza timido
e incerto. La strada è ancora lunga e le barriere non sono solo
architettoniche ma soprattutto culturali e programmatiche. Bisogna
cambiare prospettiva, passando dalla logica dell’accudimento a quella
dell’accompagnamento alla vita delle persone con handicap. La Puglia,
ancora una volta può diventare un laboratorio politico.