La città di Laterza in rete

Una ricerca delle proprie radici che affascina ed emoziona quanto le linee blu della maiolica e di tutta la produzione ceramista laertina, un progetto sempre più turistico incentrato sul territorio e un tracciato tecnico su quanto si è fatto e su quanto c’è ancora da fare. Questo il filo degli argomenti che si sono snodati domenica scorsa durante il convegno "Viviamo il centro storico", che ha concluso la tre giorni di "Comuni in mostra", organizzata dal Comune, Pro Loco e Identità Lucana. La mostra ha ospitato alcuni comuni della Puglia come Mottola, Massafra, Crispiano, Santeramo, Gravina, Ginosa, Castellaneta e appunto Laterza e si è svolta nei giorni della festa patronale dedicata a Maria Santissima Materdomini. L’obiettivo è stato quello di promuovere il territorio, confrontarsi, riscoprire il proprio patrimonio paesaggistico culturale e quello dei paesi vicini, inclusi quelli della Basilicata. Oltre al sindaco Giuseppe Cristella hanno partecipato l’assessore ai Beni Culturali Arcangelo Rizzi, l’architetto Giovanna Miccolis, delegata al recupero dello storico quartiere la Mesola ed esperta conoscitrice delle chiese rupestri del territorio, la professoressa Raffaella Bongermino, storica di Laterza ed i consiglieri comunali dei Ds: Enzo Fumarola e Piero Clemente. È toccato all’assessore Rizzi "rompere il ghiaccio". Rizzi ha subito sottolineato come l’amministrazione si stia impegnando per il piano di recupero del centro storico laertino senza tralasciare alcuna possibilità di intercettare fondi utili per il rilancio tanto atteso di quella parte di paese che prima era il "cuore" e che vuole tornare ad esserlo. La Mesola, col suo belvedere, via Chiesa, il palazzo marchesale, il Purgatorio, la Torre dell’Orologio (alla quale il Corriere dedicò ampio spazio alcuni mesi fa), piazza Plebiscito hanno progressivamente "cambiato volto" soprattutto grazie al lavoro dei tecnici. "L’intervento più decisivo per riportare il quartiere a rivivere è stato innanzitutto pulire quello che abbiamo trovato - ha spiegato l’architetto Miccolis durante il convegno - immaginate anni di degrado per un luogo che invece ogni laertino dovrebbe conoscere. Successivamente ci siamo occupati di fornire la zona di rete idrica e fognante: passi fondamentali per recuperare la fruibilità e l’abitabilità della zona". Le relazioni presentate parlano chiaro, del resto: non si è trascurato nulla per assicurare al centro storico quello che è il carattere della vivibilità, perso ad un certo punto della storia e che ora si vuole e di deve recuperare. E di storia, una storia che parla di radici e di ritrovamenti di ossa e di antichi tesori ha parlato la professoressa Bongermino nel suo interessante intervento sulla sua avventura di speleologa e ricercatrice appassionata : "Qui ci sono le tracce più vive di quella che Fonseca definì la civiltà rupestre - ha detto - ed è a Laterza che come dicono i primi trattati di Luigi Galli e di Belfiore si portarono alla luce reperti antichissimi risalenti al neolitico. Vecchi intrecci con la razza caucasica. A tratti la storia del nostro territorio sembrava quasi terminata, "addormentata": invece ancora oggi continuando ad esserci testimonianze ed elementi che ci dicono quanto sia ricco e importante il nostro territorio". "Trasmettere quella che è la magia del nostro patrimonio culturale e territoriale è di vitale importanza se vogliamo continuare a crescere - ha spiegato Fumarola - ecco perché la conoscenza e il rispetto per il borgo antico devono partire dai banchi di scuola, con le visite guidate. Molti piccoli cittadini non conoscono i palazzi più importanti del paese, la cantina spagnola, la gravina. E’ nostro compito aprirli a queste scoperte". Non sono mancati riferimenti all’Istituto d’arte e al suo rafforzamento a livello istituzionale e didattico. "Non perdiamoci per strada - ha spiegato il consigliere Clemente - cerchiamo di indirizzare le scelte amministrative e finanziarie al meglio. In molti altri Comuni le vie della programmazione sono già state intraprese assicurando il successo di numerosi interventi. E non dimentichiamoci che il cambiamento di Laterza non è solo strutturale ma culturale". L’idea brillante del presidente della Pro Loco, Dino Catucci sul Bed &Breakfast da offrire ai turisti e agli escursionisti della gravina ha aperto un nuovo spiraglio su un paese che vuole riscoprire l’antico ma ha bisogno anche di imparare le nuove regole del turismo. "Abbiamo delle importanti risorse - ha spiegato l’architetto Catucci - dobbiamo solo pensare a come sfruttarle al meglio. E intanto qualcosa si muove come è stato per il restauro del palazzo marchesale rimasto "congelato" per anni che ora sta gradatamente ritornando alla luce e proprio in questi giorni è possibile ammirare un bellissimo affresco del XVII secolo raffigurante S.Anna". Il presidente Catucci ha salutato il presidente di Identità Lucana, Antonio Bruno, il quale ha specificato come la promozione del territorio passi attraverso una forte passione civile e per le proprie radici, restando aperti a conoscere le sfumature circostanti. Assicurare i servizi primari a chi vive nel centro storico e aprire i primi cantieri, aprire un ufficio sul turismo e un museo sulla maiolica e sui ritrovamenti archeologici: queste le tappe che il sindaco Cristella ha elencato in chiusura del convegno. "Non potevamo non operare innanzitutto degli interventi concreti - ha spiegato il sindaco, facendo un punto dell’intero incontro - dare quella possibilità indispensabile che equivale al poter vivere in queste zone, strappandole al degrado che le ha caratterizzate negli ultimi anni. Credo che il palazzo marchesale, la mesola, il purgatorio, non siano solo dei laertini ma siano invece un patrimonio della nostra regione, dell’intero territorio ionico e non solo. L’amministrazione continuerà ad impegnarsi per promuovere e restaurare il centro storico , credendoci, come ha fatto fin’ora".



» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Antonella De Biasi
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