La città di Laterza in rete
Serata di compleanno, il 50°, della Pro Loco nell’Auditorium Giannico, ex Purgatorio

Dell’Aquila: Valorizzati i beni e la storia del paese

Salvato il Palazzo marchesale oggi sede del Muma, domani anche della Biblioteca

Clemente: siamo 150 persone, con 100 abiti nobiliari e 50 popolari

Il soprano Jacobellis incanta con l’aria “Un bel dì vedremo”

Lopane: il Parco delle gravine per 12 anni “nelle acque putride della Provincia”

E la Cantina spagnola, chiusa, o la compriamo o la requisiamo

50 anni, anzi mezzo secolo.
Sabato sera, nell’ex Purgatorio, oggi auditorium Michele Giannico, la Pro Loco ha festeggiato uno speciale compleanno, i suoi primi 50 anni, anzi il mezzo secolo di vita: mezzo secolo è la dizione più esatta del tempo trascorso, per significare i profondi cambianti intervenuti da allora ad oggi, in un mix di interazioni fra usi e costumi e i social. 50 anni fa tempo e spazio erano divisi, oggi sono un insieme, seppure virtuali.
Questo stupore ingenerava la relazione del prof. Carlo Dell’Aquila, quando raccontava la vita dell’associazione della quale è uno dei nove primi fondatori, che s’erano dati il compito di darsi un Centro ricerche, di valorizzare Chiese rupestri e gravina, di aprire una biblioteca civica, un archivio e un museo, di scavare nell’eremitismo in Puglia, di decrittare la Laterza sacra, d’aver scoperto la Cantina spagnola, un luogo in cui coesistono immagini sacre e profane, che, quindi, ha ospitato monaci e forse soldataglia, infine di aver difeso il Palazzo marchesale dall’abbattimento, o da tali infauste intenzioni di cementomani, d’aver organizzato corsi di guide turistiche, un circuito pluricomunale delle chiese rupestri, d’aver valorizzato il naturalismo della gravina e d’aver anticipato il Parco, che però deve ancora uscire dalla carta alla realtà, d’aver favorito il restauro della masseria Cangiulli e d’aver ridicolizzato coloro che volevano proprio colmarla la gravina, per favorire il transito automobilistico, d’aver riscoperto l’antico mestiere artistico della lavorazione della ceramica e poi moto-raduni, sport, musica, arte, infine Cavallerizza e Muma (museo della ceramica).
Il viaggio nel tempo del prof. Dell’Aquila, aveva bisogno di un respiro di riposo e Anna Viceconte ha letto una toccante poesia del fratello Ernesto, anch’egli appassionato al suo paese.
L’ex presidente Carmen Frigiola ha raccontato della barba di Dell’Aquila piena di ragnatela e paglia all’uscita dalla Cantina spagnola, per restituirla agli onori della cronaca, malgrado la diffidenza dei proprietari e poi tornei, teatro, volontariato, il fico corrosivo d’una ala del palazzo ed ha proposta di intestare la sede della Pro Loco a Franco Festa, per la sua instancabile opera di tutela.
La presidente in carica, Francesca Clemente, dopo aver accennato al succedersi delle generazioni, ha sottolineato le rievocazioni medioevali di 150 persone, 100 in abiti nobiliari, 50 popolari, cuciti da sarte volontarie, una vera e propria compagnia itinerante con chiamate nel vicinato, la cui fama però è giunta fino a Gradara, con grande successo nella sfilata, e poi il ripristino di tradizioni popolari, come I carr, (gare su carri) i Chisiol, gli altarini Sant’Antonio.
Altro intervallo necessario e questa volta s’è volato altissimo. Maria Laura Jacobellis, vincitrice di un concorso internazionale per giovani soprano, accompagnata al pianoforte da Giuseppe Greco, ha cantato l’impegnativa, melodiosa e toccante aria “Un bel dì vedremo” di Madame Buterfly: pubblico incantato.
Interventi degli ospiti: Rocco Lancelli, presidente regionale delle Pro Loco (UCLI), ha detto che la Puglia ha 220 Pro Loco e l’Italia 6.200, tutte danno visibilità al proprio territorio ed ha sostenuto la tesi di aver un rapporto distinto e distane con la politica, per non ingenerare gelosie.
Un momento di amor patrio: il cardiochirurgo infantile laertino-milanese Alessandro Frigiola, omonimo e cugino diretto del comandante dei vigili, è, ha raccontato Beppe Piccinini, che lo ha conosciuto di persona, un benemerito dell’umanità, perché non conferirgli la Cittadinanza onoraria? Impegno preso in diretta dal sindaco Gianfranco Lopane in una telefonata in viva voce con il professore, da concretare nel mese migliore di Laterza, maggio, il mese della Madonna.
Un figlio, Ciro D’Anversa, ha onorato la memoria del padre Luigi, consegnando alla presidente Clemente le carte della Pro Loco trovate nelle altre carte paterne. E Dell’Aquila ha ne ha ricordato l’ospitalità, quando papà Luigi lo vedeva solo a Laterza, venuto da Bari per la Pro Loco, e lo invitava alla sua tavola.
Conclusione al sindaco, chiamato in causa per restituire al paese e al suo turismo la Cantina spagnola, ora chiusa e in deterioramento. Lopane ha risposto al presidente Lancelli: distinti sì, Pro Loco e politica, ma non distanti, per poter meglio collaborare a valorizzare i beni e il nome del paese. Ha invitato i suoi concittadini a donare al Mima le loro ceramiche, ha annunciato in un’altra ala del Palazzo l’apertura di una biblioteca-archivio, già finanziata con un milione e settecentomila euro. Sul Parco delle Gravine Lopane ha avuto asperrime parole per il suo ritardo, ha annaspato per 12 anni “nelle putride acque della Provincia”. Quanto alla Cantina spagnola il sindaco ha fatto capire che se il proprietario non la vende al comune, il Comune è pronto a requisirgliela.
Conclusione con targhe ricordo, come premio, ai benemeriti della Pro Loco: Romolo Antonuccio, Graziano Di Fonzo, Maria Laura Jacobellis, Vito Minei e Giuseppe Russi, pasticciere vincitore di premi internazionali.
Aver varcato il mezzo secolo in tempi di vorticosi cambiamenti è segno di buona salute, mentale e fisica e di un cammino ancora lungo.



» Autore: Michele Cristella
Cerca notizie per parola chiave:
News precedenti:

17/02/2018
Contro il bullismo il Comune ha istituito un Progetto d’ascolto
Il bullo, personalità problematica che crea o inasprisce problemi altrui

14/02/2018
“Ma perché?”, Don Franco Conte “risponde” alle domande che vengono rivolte ai sacerdoti
Fede e ragione sono “le due ali” per volare sopra le caducità umane

03/02/2018
Riconsegnata al paese la piastrella in ceramica dei S.S. Pietro e Paolo
Un ritorno a casa e al Muma dopo un furto durato 40 anni. Ritrovata dai Carabinieri della tutela del Patrimonio

Cerchi un'azienda? Clicca QUI
Appuntamenti a ...