La città di Laterza in rete
UTEP Inaugurato l’Anno accademico 2017/18, il 18.mo dell’Associazione

Scopo comune e reciprocità:
una comunità indistruttibile

Esperienza, saggezza
e molte risorse sociali

Basta: quest’anno molti eventi
per festeggiare il 18° compleanno

D’Anzi: un luogo migliore
Gli interventi dei docenti

Arpaia: occorre contaminarsi
per stimolare la conoscenza

La maggiore età.
Ci sono date di svolta nella vita di ciascuno ed anche in quella delle associazioni. Un’associazione di volontariato, costituita da anziani, che raggiunga il traguardo della “maggiore età” è ad un tempo un’eccezione e un esempio: testimonianza che l’avere uno scopo altruistico e un funzionamento basato sulla coralità e reciprocità è pressoché indistruttibile; anzi in costante crescita, quest’anno, infatti, già agli inizi agli oltre 160 soci se ne sono aggiunti, finora, ha detto la direttrice dei corsi Grazia Basta, oltre dieci. E, ha sottolineato, a docente che lascia per più gravosi impegni professionali, ecco il sostituto, anche di chi può essere nipote dei soci, come la nuova psicologa Francesca Saracino.
Nella sua introduzione, al folto pubblico raccoltosi nella Cittadella della Cultura, con Lina Arpaia, presidente provinciale dell’Auser, della quale le Utep sono parte, la direttrice ha annunciato un anno pieno di manifestazioni festose e sociali per celebrare com’è doveroso il raggiungimento della “maggiore età”: serate evento, mostre dei lavori effettuati in tutti questi anni, esposizione di dipinti e lavori di decoupage, convegni di approfondimenti, momenti culturali, un riassumere il ruolo dell’Utep nella sua comunità e un indicare e chiedere altri percorsi e altri traguardi.
Il presidente, chi scrive, in un breve intervento, anche l’economia del tempo è una virtù degli anziani, ha messo in risalto il DNA dell’Utep: l’essere un serbatoio culturale e solidale per i soci, ed essere una riserva di energie e di esperienze per il paese. Essere consapevoli dei propri giorni, ha sottolineato il presidente, significa imparare a vivere e chi viva bene, vive a lungo e utilmente per i propri congiunti e la propria comunità. Oggi imperversa la banalità, quindi la sapienza degli anziani è più che mai indispensabile. Il Comune, ha detto il presidente, rivolto al consigliere comunale delegato alla Cultura, utilizzi al meglio questa nostra grande risorsa di esperienza e solidarietà.
E D’Anzi, nel suo saluto, ha detto esplicitamente che un’associazione che festeggi i suoi 18 anni, è un mezzo miracolo. E l’arrivo di facce nuove è testimonianza di basi solidissime. Nuovi iscritti significa rinnovazione, non un partire da zero, un costante ampliare e diffondere esperienze, conoscenza, socializzazione. Oggi ha convenuto D’Anzi nella vita laertina l’Utep è dovunque, nelle spettacolari serate estive, nella rappresentazione del proprio paese, nella scuola, nella storia, è una forza straordinaria. Ha bisogno di un proprio spazio, il Comune nel riorganizzare tutti i propri luoghi troverà la sede più idonea per l’Utep.
Hanno poi preso la parola i docenti presenti in sala. Dora Laterza, prof. d’Italiano e storia, ha sottolineato il principio che la cultura fa crescere, è vita, noi qui siamo la storia, il passato e il presente. Mario Fanelli, medico, presente dal primo anno, cofondatore, titolare della medicina preventiva, ha esortato l’Utep al volontariato organizzato per l’assistenza domiciliare. Anna Maria Strangis, anch’essa decano dei docenti, titolare di Attività motorie ha ripreso il principio latino, di Giovenale, della reciprocità di salute fra mente e corpo. E poi, come sua tradizione ha dedicato a tutti una sua scherzosa e affabile poesia in rima baciata. Giuseppe Montrone, con la sorella Mariella, docente di Tradizioni popolari e teatro, ha parlato dei prossimi lavori della sua équipe e la maestra di musical, Chiara Perrone ha annunciato che inizierà presto le prove per un nuovo musical. L’avvocato Dominga Rizzello, che spiega diritto e Storia delle religioni ha sottolineato che illustrerà Cristianesimo e le altre religioni come parte della cultura umana. Dal pubblico ha preso la parola per un breve saluto l’assessore Mimma Stano, momentaneamente assente per impegni amministrativi e il socio Vittorio Casarola, sostenitore dei nonni civici e di sostegno all’igiene civica.
Ha concluso il dibattito la presidente Arpaia: quest’Utep merita il “Bollino blu” per il suo impegno sociale, oggi in una società di giovani “néné” (che né studiano né cercano lavoro) gli anziani possono essere un punto di riferimento, possono supplire all’analfabetismo di ritorno, stimolare alla conoscenza della realtà e del dover essere, occorre quindi contaminarsi, allargare la rete.
Come tradizione, la serata delle assemblee Utep s’è conclusa con due brevi sketch teatrali: la canzone satirica Il gallo è morto e lo sceneggiato Balocchi e profumi. Risate e applausi per i fratelli Montrone, registi, e per gli interpreti: Piero Conte, Piero Dell’Orco, Pasquale Giannini, Luigi Pavone e Giuseppe Tamborrino, per “Il gallo è morto” e per Francesca Cristella, Flora Malagnini, Pietro dell’Orco, Vittorio Geminale e Pasquale Giannini.
In sala presenti due rappresentati dello Spi, Basilio Solazzo, primo volontario laertino e lo sponsor Giovanni Matera.
Secondo tradizione presto la prima gita didattica e la prima delle cene sociali.



» Autore: Michele Cristella
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