Scopo comune e reciprocità:
una comunità indistruttibile
Esperienza, saggezza
e molte risorse sociali
Basta: quest’anno molti eventi
per festeggiare il 18° compleanno
D’Anzi: un luogo migliore
Gli interventi dei docenti
Arpaia: occorre contaminarsi
per stimolare la conoscenza
La maggiore età.
Ci sono date di svolta nella vita di ciascuno ed anche in quella delle
associazioni. Un’associazione di volontariato, costituita da anziani,
che raggiunga il traguardo della “maggiore età” è ad un tempo
un’eccezione e un esempio: testimonianza che l’avere uno scopo
altruistico e un funzionamento basato sulla coralità e reciprocità è
pressoché indistruttibile; anzi in costante crescita, quest’anno,
infatti, già agli inizi agli oltre 160 soci se ne sono aggiunti, finora,
ha detto la direttrice dei corsi Grazia Basta, oltre dieci. E, ha
sottolineato, a docente che lascia per più gravosi impegni
professionali, ecco il sostituto, anche di chi può essere nipote dei
soci, come la nuova psicologa Francesca Saracino.
Nella sua
introduzione, al folto pubblico raccoltosi nella Cittadella della
Cultura, con Lina Arpaia, presidente provinciale dell’Auser, della quale
le Utep sono parte, la direttrice ha annunciato un anno pieno di
manifestazioni festose e sociali per celebrare com’è doveroso il
raggiungimento della “maggiore età”: serate evento, mostre dei lavori
effettuati in tutti questi anni, esposizione di dipinti e lavori di
decoupage, convegni di approfondimenti, momenti culturali, un riassumere
il ruolo dell’Utep nella sua comunità e un indicare e chiedere altri
percorsi e altri traguardi.
Il presidente, chi scrive, in un breve
intervento, anche l’economia del tempo è una virtù degli anziani, ha
messo in risalto il DNA dell’Utep: l’essere un serbatoio culturale e
solidale per i soci, ed essere una riserva di energie e di esperienze
per il paese. Essere consapevoli dei propri giorni, ha sottolineato il
presidente, significa imparare a vivere e chi viva bene, vive a lungo e
utilmente per i propri congiunti e la propria comunità. Oggi imperversa
la banalità, quindi la sapienza degli anziani è più che mai
indispensabile. Il Comune, ha detto il presidente, rivolto al
consigliere comunale delegato alla Cultura, utilizzi al meglio questa
nostra grande risorsa di esperienza e solidarietà.
E D’Anzi, nel suo
saluto, ha detto esplicitamente che un’associazione che festeggi i suoi
18 anni, è un mezzo miracolo. E l’arrivo di facce nuove è testimonianza
di basi solidissime. Nuovi iscritti significa rinnovazione, non un
partire da zero, un costante ampliare e diffondere esperienze,
conoscenza, socializzazione. Oggi ha convenuto D’Anzi nella vita
laertina l’Utep è dovunque, nelle spettacolari serate estive, nella
rappresentazione del proprio paese, nella scuola, nella storia, è una
forza straordinaria. Ha bisogno di un proprio spazio, il Comune nel
riorganizzare tutti i propri luoghi troverà la sede più idonea per
l’Utep.
Hanno poi preso la parola i docenti presenti in sala. Dora
Laterza, prof. d’Italiano e storia, ha sottolineato il principio che la
cultura fa crescere, è vita, noi qui siamo la storia, il passato e il
presente. Mario Fanelli, medico, presente dal primo anno, cofondatore,
titolare della medicina preventiva, ha esortato l’Utep al volontariato
organizzato per l’assistenza domiciliare. Anna Maria Strangis, anch’essa
decano dei docenti, titolare di Attività motorie ha ripreso il
principio latino, di Giovenale, della reciprocità di salute fra mente e
corpo. E poi, come sua tradizione ha dedicato a tutti una sua scherzosa e
affabile poesia in rima baciata. Giuseppe Montrone, con la sorella
Mariella, docente di Tradizioni popolari e teatro, ha parlato dei
prossimi lavori della sua équipe e la maestra di musical, Chiara Perrone
ha annunciato che inizierà presto le prove per un nuovo musical.
L’avvocato Dominga Rizzello, che spiega diritto e Storia delle religioni
ha sottolineato che illustrerà Cristianesimo e le altre religioni come
parte della cultura umana. Dal pubblico ha preso la parola per un breve
saluto l’assessore Mimma Stano, momentaneamente assente per impegni
amministrativi e il socio Vittorio Casarola, sostenitore dei nonni
civici e di sostegno all’igiene civica.
Ha concluso il dibattito la
presidente Arpaia: quest’Utep merita il “Bollino blu” per il suo impegno
sociale, oggi in una società di giovani “néné” (che né studiano né
cercano lavoro) gli anziani possono essere un punto di riferimento,
possono supplire all’analfabetismo di ritorno, stimolare alla conoscenza
della realtà e del dover essere, occorre quindi contaminarsi, allargare
la rete.
Come tradizione, la serata delle assemblee Utep s’è
conclusa con due brevi sketch teatrali: la canzone satirica Il gallo è
morto e lo sceneggiato Balocchi e profumi. Risate e applausi per i
fratelli Montrone, registi, e per gli interpreti: Piero Conte, Piero
Dell’Orco, Pasquale Giannini, Luigi Pavone e Giuseppe Tamborrino, per
“Il gallo è morto” e per Francesca Cristella, Flora Malagnini, Pietro
dell’Orco, Vittorio Geminale e Pasquale Giannini.
In sala presenti due rappresentati dello Spi, Basilio Solazzo, primo volontario laertino e lo sponsor Giovanni Matera.
Secondo tradizione presto la prima gita didattica e la prima delle cene sociali.