Nel numero scorso ci siamo lasciati con un “impegno”, quello di
concederci un minuto per rispondere a una semplice ma impegnativa
domanda: “Ma io, cosa posso fare?”
Nessuno vi chiede di cambiare il mondo, ma di “lavorare” su se stessi affinché ognuno, del mondo, ne cambi la propria visione.
Quando
ci abbandoniamo a “comode” esternazioni del tipo, “Sono tempi duri”;
“Va tutto male”; “C’è la crisi”, non facciamo altro che giustificare le
nostre mancanze usando a pretesto, appunto, cause esterne invece di
concentrarci sulle nostre reali cause interne.
Sarà pur vero
che fuori c’è la crisi, ma se già abbiamo dei problemi al nostro
interno, è ovvio che avremo molte più difficoltà ad affrontarla.
Insomma, per dirla con un mio amico scrittore, “ …resta più facile
camminarsi contro, che circolarsi dentro”. Allora, proviamo a invertire
questa inutile quanto dannosa tendenza, concentrando lo sguardo e le
energie all’interno di noi stessi; di modo che ci venga poi naturale
riflettere su alcuni quesiti fondamentali: “Come sarà la mia azienda tra
cinque anni? Come sarà il mio futuro?... Ma io, cosa posso fare?”.
Concedersi quel minuto per decidere!
Non è difficile. Basta
volerlo! E se lo vogliamo davvero, i suggerimenti di seguito riportati
potranno tornare molto utili, non solo agli imprenditori ma a chiunque
abbia in animo di concedersi quel minuto.
Ora guardatevi dentro con sincerità e chiedetevi quali sono le cose della vostra azienda che non state affrontando.
1. Benessere e stato emotivo dell’imprenditore
Questo porta a vivere eticamente emozioni positive e gestire pressioni.
La domanda da porsi può essere: “Quello che faccio, lo farei anche
gratis?”; “Le persone, i collaboratori che ho in azienda, stanno
crescendo, sia come individui sia professionalmente?”. Se la risposta è
no, non sei un leader e non hai una visione o un progetto tali da
accendere i cuori dei tuoi uomini, tanto da farti seguire. Leadership
vuol dire: Condurre verso…
2. Passione
La nostra
passione si traduce in soddisfazione del Cliente e quando ciò accade, lo
si può chiamare successo. Dunque, il nostro successo non è altro che il
risultato di un buon servizio reso al cliente il quale ci riconosce un
ruolo di leadership sul mercato.
Quando hai iniziato la tua
attività, parlavi del tuo progetto con tutta la passione che avevi in
corpo, nei tuoi occhi brillava una grande emozione e ti era facile
trascinare con te i tuoi collaboratori. Oggi, che hai smesso di
guardarti dentro, il costo che potresti pagare e che, forse, non ti puoi
permettere, è quello delle persone che si sono “sedute”.
3. Qual è la tua proposta di valore unico?
Quando
guardi alla tua azienda attraverso gli occhi del tuo cliente, che cosa
ti rende migliore? O meglio, credi di rappresentare l’unica scelta
possibile per lui? O meglio ancora, in che cosa ti differenzi dalla
concorrenza?
4. I dati finanziari dell’impresa
Saper
valutare i flussi finanziari nel presente; quindi, sapere in tempo
reale, quanto guadagni e quanto perdi, basandoti su l’utile mensile.
Sappi che, non otterrai mai ciò che non misuri.
5. Marketing
Significa
capire in quali condizioni il Cliente è disposto a pagare i
prodotti/servizi della tua azienda. Quando un cliente viene in contatto
con la tua azienda, ti preoccupi che viva la migliore esperienza
possibile? Hai una storia da raccontare al mercato? In un mercato
dell’abbondanza non sarà il prodotto a fare la differenza, ma quello che
riesci a mettere intorno a quel prodotto.
6. Conoscenza
Le
aziende, con fatturati in attivo, sembrano concordare su un’esperienza
concreta secondo cui il primo passo da compiere, in qualsiasi progetto
d’azienda funzionale, è quello del Titolare che pianifichi un programma
strutturato per migliorare se stesso.
Studia, leggi libri,
partecipa a seminari, costruisciti un processo di crescita
personalizzato. Oggi non è importante essere veloci, ma andare nella
direzione giusta. Il mondo è cambiato; ora, dobbiamo cambiare noi!
7. Il segreto
Citando
ancora una volta il nostro amico Tom Peters, al quale - in un seminario
di studi sulle risorse umane - chiesero di svelare il segreto degli
imprenditori di successo. La risposta fu: “Fai una lista di cose da
fare, e FALLE!”.
Per consultare altri miei articoli:
Ispirato da: “Intervento MBS school Bologna”, Paolo Ruggeri, Open Source Management