Nella splendida cornice del Palazzo Marchesale di Laterza è la volta de
"La Cuisine Fantasque" (Martedì 11 Agosto 2015), con l'Orchestra della Fondazione Lucana diretta
dal Maestro Vincenzo Perrone, una delle eccellenze artistiche della
nostra Terra.
Ore 21:30
"LA CUISINE FANTASQUE"
Musica da Quatre Hors D’oeuvres
e Quatre Mendiants
di GIOACCHINO ROSSINI
Elaborazione per orchestra da camera
di DAMIANO D'AMBROSIO
Testo di Nanni Coppola tratto dalle lettere
di Gioacchino Rossini
Ideazione e direzione artistica
di Vincenzo Perrone
con
Nanni Coppola: il Rossini… o colui che crede di esserlo
Antonio Ippolito: pianoforte concertante
Vincenzo Perrone: Direttore d'Orchestra
Spettacolo che mette insieme la musica, il teatro e la gastronomia
accomunati dal nome del grande operista Italiano Gioacchino Rossini.
Struttura dello spettacolo:
LA CUISINE FANTASQUE
Ouverture: Tarantella
Quatre Hors d'Oeuvres [antipasti]:
Radis [ravanelli]
Anchois [acciughe]
Beurre [burro]
Cornichons [cetriolini]
Quatre Mendiants [frutta secca]:
Les figues sèches [fichi secchi)]
Les raisins [uva passa]
Les noisettes [noccioline]
Les amandes [mandorle]
… e per finire … Olio di ricino!
ORCHESTRA LUCANA
Michele Cataldo, Adriana Tonelli [violini]
Nikolina Metaraku [viola]
Antonio Di Marzio [violoncello]
Angelo Raffaele Basile [clarinetto basso]
Marta Lorenza Grieco [flauto]
Giuseppe Giannotti [oboe]
Vincenzo Di Pede [clarinetto]
Giuseppe Marcosano [fagotto]
Michele Eletto [corno]
Nunzio Emanuele Pietrocola [percussioni]
Rossini, si sa, era un grande cuoco e deliziava gli ospiti delle cene
che offriva nella sua abitazione parigina, le cosiddette Soirées, a cui
interveniva buona parte dell’alta società della capitale francese.
Questi ricevimenti furono all’origine di composizioni brevi e argute,
spesso scritte per pianoforte solo, battezzate dal loro autore con il
titolo, un po’ ironico e un poco realistico, di Péchés de Vieillesse
(vizi di vecchiaia).
In questo concerto del tutto particolare, sono
state arrangiate per un ensemble cameristico le “portate” previste nel
volume quarto di queste composizioni, che il Maestro iniziò a scrivere
superati i sessantacinque anni di età e, nel caso del “menù” odierno (di
incerta datazione), risalgono sicuramente a dopo il 1860.
Così,
questa cucina “estrosa”, come recita il titolo proposto dagli
interpreti, non ci viene servita nella forma originale, ma trova nuova
veste (e “sapori”) nella leggerezza del lavoro di elaborazione
orchestrale svolto da Damiano D’Ambrosio, compositore, già docente di
Composizione presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro e “Cherubini”
di Firenze. Dalle sue stesse parole, apprendiamo che i criteri adottati
per l’elaborazione di queste pagine sono in primo luogo rivolti a
mantenere la freschezza e il brio di quelle originali (dallo stesso
Rossini definite semi-comiche) attraverso la scelta di un organico
agile. L’impianto formale è stato quindi rispettato, ma ha subito una
sorta di espansione motivica, grazie alla possibilità di disporre di
numerosi colori strumentali.
Ingresso gratuito