“Tradizione e Progresso” si smarca e, sulla strada che porta alle elezioni comunali del 2011, tra i due schieramenti “canonici” della politica locale prende forma e consistenza l’«imponderabile». Fin qui affiancato al centrodestra per la presenza tra i fondatori di Agostino Perrone e Licia Catucci, assessori “civici” rispettivamente alle Attività produttive e all’Ambiente nell’ultima giunta con Giuseppe Cristella sindaco, il movimento in questione, concepito in estate (pensando a primavera), ha affidato ieri ad un comunicato stampa quasi telegrafico la sua (momentanea) posizione “neutra”. «Tradizione e Progresso - vi si legge - è un’associazione socio-culturale che, pur essendo attenta e interessata alle dinamiche politiche locali, anche al fine di valutare una eventuale partecipazione attiva, alla luce dell’attuale situazione ed al solo scopo di contribuire, per quanto di competenza, a realizzare un quadro politico chiaro e trasparente, comunica che, allo stato attuale, non è legata a nessun partito». Per i promotori dell’iniziativa, la «doverosa precisazione» è un «omaggio al diritto dei cittadini ad una informazione trasparente»: in calce al documento, con le firme di Agostino Perrone e Licia Catucci, anche quelle di Antonio Vito Di Lena (sindaco di Laterza agli inizi degli anni ’90), Francesco Cristella (presidente del Consiglio comunale nel primo mandato Cristella), Francesco Perrone (consigliere comunale uscente) e il giovane Francesco Capriuli. Un “segnale” più o meno in codice, invece, la ritengono altri. Quasi un “assist” di riferimento all’estrema fluidità che caratterizza, al momento, la lunga corsa che porta alle urne di primavera: con il centrodestra intento a trovare un punto di incontro che metta d’accordo il variegato “ventaglio” interno al Pdl (quattro nomi, in «rigoroso ordine alfabetico», per la candidatura a sindaco: Matteo Iacobellis, Vito Minei, Leonardo Pugliese e Nicola Saccomanni), e con il Partito democratico impegnato a smorzare le fibrillazioni post primarie e a far coalizione con Sinistra ecologia e libertà e Italia dei valori (Gianfranco Lopane è stato eletto candidato con 1926 voti, ma Sebastiano Stano, 248 consensi in meno, parla di campagna scorretta e chiede chiarezza). Chiude il cerchio la “finestra” dell’Udc: a destra gli ex compagni di viaggio (per lunghi tratti accidentato), a manca le primarie da accettare, in mezzo la corsa solitaria. La dichiarata, temporanea, neutralità di “Tradizione e Progresso” potrebbe adesso svelare nuovi scenari.