La città di Laterza in rete

Che fine faranno le comunità montane? La domanda non è oziosa, visto che tra una legge fatta (la Finanziaria Prodi) e una che si è appena arenata (il piano di riordino regionale) qualcosa comunque succederà. Il gioco non è a somma zero, ma ci va molto vicino. Per le comunità montane, s’intende. I fatti sono recentissimi. L’assessore regionale Minervini mette piede in commissione e ritira la sua proposta di «dieta dissociata»: le comunità pugliesi da sei che erano, dovevano ridursi a tre. Praticamente un accorpamento, salvando il salvabile in aree omogenee (Gargano, Daunia e Murge) e con un risparmio di 1,2 milioni di euro. Per la Comunità Montana della Murgia Tarantina del nostro presidente Rizzi si era trovato un salomonico compromesso: destinata a scomparire come entità a se stante, ma con quattro comuni (Laterza, Crispiano, Mottola e Massafra) spediti a rimpolpare la “Grande Murgia”. Un colpo di genio non da poco. Poi, però, è arrivato il dietrofront. La cui spiegazione è semplice: “Occorre chiarezza – ha detto l’assessore – con la finanziaria prima e con il decreto 112 convertito in legge (133 del 6 agosto 2008) dopo, il governo ha ridotto le risorse a disposizione delle Regioni, trasformando le Comunità montane in un involucro senza contenuto. Le Comunità montane di fatto non esistono più”. E ora che succede? La vicenda, stando alla proroga concessa dal governo Berlusconi, ha una data conclusiva: il 30 settembre (dal 30 giugno che era). Il consigliere Rocco Palese, con piglio decisionista, chiede che “la Regione rispetti la legge, per giunta voluta da Prodi”. Giusto. E la legge prevede due casi: che la Regione legiferi o che non lo faccia. E allora scattano gli automatismi. Tra i quali ce n’è uno che così recita: «Sono soppresse le comunità montane nelle quali più della metà dei comuni non sono situati per almeno l’80 per cento della loro superficie al disopra di 500 metri di altitudine sopra il livello del mare». Vuoi vedere che, per una volta, basta non muovere un dito per realizzare una bella riforma taglia-spesa?



» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Massimo D’Onofrio
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