La sofferenza non si vede ma la tocca chi la vive da vicino. Non è sufficiente dire che si da qualcosa a chi ne ha bisogno, ma occorre fare in modo che non si abbia più bisogno. Per questo, all’interno del territorio devono operare le associazioni di solidarietà, coordinandosi tra loro e con le istituzioni. Se ne è parlato in un convegno organizzato dalla Caritas Diocesana di Castellaneta che si è svolto domenica al centro pastorale Lumen Gentium di Castellaneta dal titolo “Solidarietà in Diocesi: Bisogni, Esperienze, Prospettive”. La Caritas locale ha messo intorno ad un tavolo tutte le associazioni della Diocesi che operano nel campo della solidarietà. Numerosi sono i gruppi presenti sul territorio, che fanno assistenza dalla nascita agli ultimi istanti di vita. Un associazionismo attivo che spesso si trova a colmare i vuoti lasciati dalle pubbliche amministrazioni. Come la Onlus Nuovi Orizzonti di Laterza che ha costruito una microimpresa per la trasformazione del latte in una delle zone più povere del Brasile. Un’esperienza nata dopo il gemellaggio della Diocesi castellanetana con quella di Prioprià nel Paese sudamericano. A portare le testimonianze sulla realizzazione del progetto sono intervenuti Mons Mario Rino Sivieri, vescovo della Diocesi di Prioprià, e Pierpaolo Lamola presidente di Orizzonti Nuovi. Per il Vescovo è necessario essere aperti al mondo ad ascoltare gli altri buttando giù le barriere “togliamoci di dosso le etichette che rendono difficile il dialogo. Siamo innanzitutto uomini e per questo bisogna vedere agli altri come il prossimo”. Riguardo al progetto che si sta realizzando nella sua diocesi in Brasile Mons Sivieri ha affermato: “l’iniziativa della micro impresa apre uno spiraglio in un territorio povero ma gioioso. E’ un progetto molto più difficile rispetto alla classica assistenza, ma sicuramente più importante per la crescita dei ragazzi”. Per il presidente Lamola è arrivato il momento di coordinare le attività delle diverse associazioni contro cui tuona: “Nella nostra realtà prevalgono i personalismi, c’è una scarsa conoscenza del partenariato, dei mezzi di finanziamento ridotti alla semplice beneficenza, c’è un uso obsoleto del No-Profit”. Per Lamola bisogna mettersi in ascolto degli altri senza imporsi: “Questo ci ha permesso di realizzare il progetto in Brasile, abbiamo ascoltato le loro istanze e abbiamo portato la nostre conoscenze” “Le istituzioni – si auspica Lamola in chiusura – devono credere nel lavoro delle associazioni e vedere in loro opportunità di sviluppo”. Presente il Sindaco di Castellaneta, Italo D’Alessandro secondo cui l’apporto delle associazioni di solidarietà è fondamentale nel tessuto della società “perché sostengono le amministrazioni quando queste zoppicano”. Per l’assessore alle politiche sociali Alfredo Cellamare “ le istituzioni devono fare di più affinché chi ha bisogno esca allo scoperto evitando di nascondersi per pudore”. La responsabile di Caritas Castellaneta Anna Semeraro ha ricostruito il ruolo della Caritas nel sociale nella valorizzazione della persona umana tramite un costante confronto con la Parola di Dio. Le conclusioni sono state affidate a Mons Pietro Maria Fragnelli Vescovo della Diocesi di Castellaneta, impegnato in questi giorni nella visita pastorale a Laterza “E’ necessario ritrovarsi per guardare i bisogni del territorio – ha affermato Mons. Fragnelli – è una questione di metodo sia per le associazioni ecclesiali sia per le agenzie che agiscono nel territorio. Ma è anche una questione di anima. Molti sono toccati nella loro vita dalla sofferenza. Però tutti abbiamo bisogno di sostenerci nella ricerca della nostra sofferenza, della passione dell’uomo”.