La città di Laterza in rete

Anche questa volta la Fondazione "Ing. Luigi Sarno", che reca il nome del giovane tenente deceduto, per amor di patria e degli uomini in guerra, ha portato a compimento uno degli obiettivi, che si pone di perseguire ormai da sei anni: quello di ringraziare, attraverso la consegna del "Premio della Bontà", coloro che nel territorio di Ginosa, Marina di Ginosa e Laterza, si sono prodigati per opere di umana solidarietà, di volontariato vero, di generosa disponibilità verso gli altri, nel più totale silenzio, lontano dai riflettori dell’opinione pubblica e dall’apprezzamento della società. Tra l’orgoglio e la consapevolezza che, nonostante i tempi, l’altruismo esista ancora, il notaio Carmine Sarno, peraltro fondatore e presidente onorario della Fondazione, durante la cerimonia di premiazione, tenutasi al teatro "Metropolitan", nella serata di sabato, ha voluto sottolineare, nonostante l’emozione del momento, "quanto sia doveroso rimarcare l’importanza degli atti di bontà, compiuti in maniera disinteressata, affinché non restino cattedrali nel deserto, ma diventino testimonianze di vita vera, da emulare ed imitare". Così, mentre si alternavano, nella proposizione di brani ben contestualizzati, Isa Riccardi, Floriana Costantino e Valentina di Nardo, artisti locali formati e seguiti da Pino Costantino, i tre premi della bontà, dell’ordine di 1.033 euro ciascuono, sono stati assegnati, senza alcuna classifica di merito, ad Assunta Bruna Pietricola di Laterza, "per le sue doti di grande disponibilità e solidarietà nei confronti dei suoi compagni, malgrado la sua vita sia stata profondamente segnata da sofferenze, che l’hanno maturata e resa più disponibile"; a Giovanni Parisi di Marina di Ginosa, "per la sua opera invisibile di volontariato prestata presso una struttura sanitaria attraverso l’aiuto profuso verso tutti i degenti, ma, in particolare verso le persone sole"; a "La Città Nuova" di Ginosa, che vede come presidente Vincenzo Maggiore," per l’operato che svolge a favore delle classi svantaggiate presenti nel territorio con lo scopo unico di promuovere lo sviluppo della dignità umana". La serata, condotta egregiamente da Luigi Dell’Orco, è servita anche per riportare l’attenzione, attraverso l’ausilio di musiche e video multimediali, sulla figura del grande Papa Karol Wojtyla e sull’importanza di avere un "credo in un eterno", qualunque valore esso abbia per ciascun essere umano. Oltre ai vari interventi del presidente della Fondazione, Pino Mele, del sindaco di Ginosa, Luigi Montanaro e del vicesindaco di Laterza, Gianvito Bruno, la parola è stata presa anche da suor Clara, accompagnata da suor Marcella dell’Ordine Suore Oblate "Maria Vergine di Fatima", che ha relazionato sul tema "Dalla vocazione alla testimonianza". Profondo l’intervento di S.E. mons. Pietro Maria Fragnelli, peraltro anch’egli membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che ha affrontato la tematica "I testimoni di Speranza in Puglia": l’appello di S.E. Fragnelli, "…a seguire coloro che hanno plasmato la città di Ginosa, attraverso la vocazione e la comunione con il servizio cristiano, traendo linfa per il proprio fiume spirituale dalla sorgente di Cristo". A sensibilizzare l’animo dei presenti, ad inizio serata, l’uscita, sul palco, dei piccoli della Scuola dell’Infanzia dell’istituto comprensivo "S.G. Bosco", ognuno dei quali ha indossato una maglia con una delle lettere necessarie per formare l’inciso "Premio della Bontà". Nel suo intervento finale il notaio Carmine Sarno non ha dimenticato di ringraziare gli scout dell’AGESCI Ginosa 2 e tutto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione: S. E. Fragnelli, la prof.ssa Maria Giannini Santoro, l’avv. Vincenzo Pizzulli, la prof.ssa Imma Divitofrancesco Turi, la sig.ra Luisa Paciulli, il dott. Vincenzo Rizzi, il prof. Mario Misano, il prof. Giovanni Tamborrino (vicepresidente), il presidente Pino Mele, Leonardo Crichigno, presidente onorario della Fondazione e Luigi Dell’Orco per il lavoro fatto. Ad accrescere, infine, l’emozione del dott. Sarno, oltre alla presenza tanto agognata delle suore, c’è stata anche una piacevole ed inattesa sorpresa: le dott.ssa M. Latorre e D. Reale, che da quasi trent’anni gestiscono in perfetta sintonia e grande professionalità il Laboratorio Analisi di Ginosa, hanno voluto fargli dono di una medaglia d’oro, quale segno di riconoscimento per quanto fatto per la comunità e, soprattutto, per gli esseri umani in difficoltà.



» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Corriere del Giorno
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