La città di Laterza in rete

Con il «Pegaso» di Alleanza Laertina, formazione civica che il 21 novembre 1993 sbaragliò (3247 consensi, un terzo dei voti validi) tutti gli avversari in campo («liquefatti» i partiti tradizionali), Vito Di Lena è stato il primo sindaco per elezione diretta della storia politica cittadina. È accaduto vent’anni fa, appena ieri. E per il domani non c’è più tempo: se n’è andato lunedì sera, a 57 anni, Antonio Vito Di Lena. Un malore improvviso, fulminante qualche giorno prima, la corsa al Santissima Annunziata, il coma farmacologico, l’attesa senza fine. La speranza tradita. Ai funerali, l’altra sera, con il gonfalone comunale e il sindaco Gianfranco Lopane dentro e fuori Santa Croce c’era, come si dice, la città intera. Medico di famiglia apprezzato e stimato, acuto osservatore della vita politica non solo cittadina, Di Lena, primi passi nella Dc, breve militanza nel Psdi (1989), consigliere in Provincia e sindaco per otto mesi prima dell’autoscioglimento che fece da prologo all’exploit di Alleanza Laertina cento giorni dopo, non aveva mai abbandonato la scena. Tra ritorni di fiamma (candidato sindaco alle Comunali del 2001 stravinte da Giuseppe Cristella), nuovi percorsi (vicino al centrodestra «civico» alle ultime amministrative) e puntuali apparizioni «dietro le quinte», ha continuato a seguire da vicino le vicende politiche locali. Rimanendo fedele al suo «Pegaso» e a quella straordinaria stagione incasellata nel cuore degli Anni ’90: in campo, allora, scesero sei liste, di cui tre «civiche» (Proposta per Laterza, Alleanza per il progresso e Alleanza Laertina) e tre partitiche (Dc, Msi e Prc). Rimase in volo meno di tre anni, ma portò novità, entusiasmo e buoni frutti il cavallo alato: nel settembre1996, fiaccato da sopraggiunti veti incrociati, Di Lena si dimise e il Consiglio si autosciolse per volontà di tredici consiglieri. «La crisi dell’acciaio impone un ritorno alle vocazioni della nostra terra» disse alla Gazzetta, a elezione appena avvenuta. Perché guardava lontano, Antonio Vito Di Lena: «L’agricoltura, il turismo, l’artigianato sono strade tutte da percorrere: ne faremo l’asse portante della nostra economia» aggiunse poi. L’augurio finale: «L’impossibiltà di cambiare maggioranza in corsa agevoli il confronto politico», auspicò. Appunto: «Pegaso» smise le ali anzitempo. O forse è ancora in volo.



» Quarantarighe Il blog di Francesco Romano

» Autore: Francesco Romano
Cerca notizie per parola chiave:
News precedenti:

16/10/2014
Natuzzi, un altro anno in cassa integrazione. Disagio nelle fabbriche di Laterza, Santeramo e Matera
Mobilitazione negli stabilimenti Natuzzi di Puglia e Basilicata

01/10/2014
SOSPENSIONE SERVICIO IDRICO
dalle 21.00 del 02/10/2014 alle 06.00 del 03/10/2014

12/09/2014
CERIMONIA DI INSEDIAMENTO DEL VESCOVO DELLA DIOCESI DI CASTELLANETA
Appuntamento per Domenica 14 Settembre 2014

Cerchi un'azienda? Clicca QUI
Appuntamenti a ...