La città di Laterza in rete

Taranto non più cenerentola, almeno nella sanità e limitatamente alle attrezzature. Sembra essere questa la conclusione di un convegno tematico tenutosi mercoledì scorso a Laterza al quale hanno partecipato alcuni tra i politici di spicco a livello regionale, ad iniziare dal neo assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia di Martina Franca. A metterli insieme nella corte interna del palazzo marchesale l’associazione culturale Insieme per crescere legata alla mega struttura riabilitativa dell’Osmairm, di fatti la più grossa azienda di Laterza con 590 dipendenti. Secondo Pentassuglia “l’uscita dal piano di rientro, dopo anni di sacrifici, ha comportato lo sblocco delle assunzioni con la partenza del programma operativo e del piano della salute”. Assunzioni che non colmeranno la carenza di personale poiché “le 2.563 assunzioni (n.d.r. in tutta la Puglia) non risolvono il problema, poiché inferiori agli standard previsti dalle leggi in vigore”. Solo nella asl di Taranto mancano “tremila unità”. Dalla prossima settimana partiranno una serie di bandi per le assunzioni per cui non è stato possibile attingere direttamente dalle graduatorie. L’obiettivo di settembre-ottobre è l’abbattimento delle liste di attesa sempre tenendo presente che “gli ospedali sono il luogo deputato per le acuzie”. A breve incontro nelle asl con le conferenze dei sindaci ed i sindacati sulla rimodulazione dei servizi sanitari dopo le assunzioni. Toccato anche il tema della riabilitazione intensiva dove l’assessore ha precisato che le cardiologie saranno di tre tipi: cardiologia con utic, cardiologia riabilitativa o cardiochirurgia. E per la sanità in provincia di Taranto, fermo restando il ruolo degli ospedali del capoluogo, Pentassuglia ha ribadito che gli ospedali di riferimento sono Manduria, Martina Franca, Castellaneta. Previste anche novità nelle rete di emergenza-urgenza con le postazioni medicalizzate e le auto mediche: 5 postazioni in più nella provincia jonica. Rimangono critici “la spesa farmaceutica, i ricoveri e gli esami di laboratorio che andranno affrontati con i medici di medicina generale”. E sulle criticità lo hanno sollecitato sia Ignazio Zullo che Giuseppe Cristella rispettivamente capogruppo e consigliere di forza italia in Regione. Ricordando il primo “l’inamovibilità di certi dirigenti corresponsabili di quanto accaduto in sanità” ed il secondo invitando schiettamente l’assessore regionale a “concentrarsi su Taranto e provincia in questi ultimi 9 mesi di legislatura poiché Bari e Lecce ci hanno pensato per tutti questi anni nonostante la crisi”. “Non me ne voglia Zullo, ma vedo novità quando vado al porto o all’aeroporto di Bari, non ne vedo nessuna qui, nella sanità è accaduta la stessa cosa” ha concluso Cristella. A riequilibrare questo intervento le dichiarazioni del direttore generale della asl jonica Fabrizio Scattaglia: “l’asl di Taranto sta nettamente migliorando i suoi standard nonostante quattromila persone in meno e un numero di posti letto al di sotto del tre per mille”. Lo dimostrerebbero “il peso medio ed il case mix che misurano l’appropriatezza e la qualità delle prestazioni in tutti i reparti ed anche nel comparto privato”. Al dibattito introdotto dalla presidente di Insieme per crescere Clemy Pentassuglia e moderato da Attilio Romita, direttore di Rai Puglia ha partecipato oltre ai sindaci di Laterza Gianfranco Lopane, di Ginosa Vito De Palma e di Castellaneta Giovanni Gugliotti un folto pubblico, non solo di addetti ai lavori, che non ha fatto mancare le sue denunce. Soprattutto dopo il drastico ridimensionamento subito dall’ospedale di Castellaneta nonostante la chiusura dei due poli di Massafra e Mottola, da cui avrebbe dovuto ereditare il personale.



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» Autore: Nicola NATALE
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