Michela Brambilla fa breccia anche a Taranto, dove ieri mattina è stato battezzato il coordinamento provinciale dei Circoli della Libertà. «Abbiamo costituito il primo coordinamento della Provincia di Taranto - ha detto Adamo Gentile, responsabile dello stesso coordinamento -, per le nomine e la definizione della linea programmatica, in attesa della creazione degli organi territoriali del nuovo Partito della Libertà». I circoli sono sette, in rappresentanza di altrettanti comuni. Sono stati eletti membri del comitato provinciale Francesca Intermite (Taranto), Giovanni Quaranta (Maruggio), Fabio Mancini (Sava), Rita Montanaro (Martina Franca), Nicola Rotolo (Laterza), Pasquale Zoppo (Pulsano) e Giovanni Gugliotti (Castellaneta). Si tratta dei presidenti dei singoli circoli, che hanno a loro volta eletto coordinatore provinciale Adamo Gentile e segretario organizzativo Paolo De Pace. Si sono inoltre confermati i contatti con i circoli di Leporano, Faggiano, Fragagnano e Manduria, che dovrebbero a breve entrare a far parte del circuito provinciale, attualmente identificato dal marchio «Finis Terrae». «I soci fondatori dei circoli consorziati - ha detto ancora Gentile -, sono oltre un centinaio e rappresentano il nuovo che manca alla politica italiana e locale: una nuova classe dirigente di centro-destra di cultura liberale, identificata nella fascia di età tra 25 e 50 anni, vicina al mondo dell’economia e dei diritti civili, secondo la migliore tradizionale anglosassone. I Circoli della provincia chiedono da subito un passo indietro al pubblico e maggiore spazio all’attività del privato nella gestione del territorio, con conseguente lotta agli sprechi e riduzione del carico fiscale di natura locale ». Il gruppo dei circoli, che rappresenta la prima organizzazione territoriale e che ha già comunicato al presidente Michela Brambilla - il 22 agosto - la composizione del neo-comitato provinciale, ha la consapevolezza di essere già una squadra. «Sia sui programmi che sulle linee guida si è trovato un accordo di alto profilo - ha detto ancora Gentile -, che si è tradotto nella sottoscrizione e giuramento di un patto d’onore, una sorta di decalogo che i presidenti dei circoli provinciali hanno firmato, anche a nome dei loro associati.